Evidenze e prospettive nel trattamento dell’occlusione venosa retinica

L’occusione venosa retnica riduce il deflusso del sangue dalla retina creando stasi nei capillari retinici con conseguente fuoriuscita di fluido e sangue. Edema e ischemia maculare sono le più comuni cause della perdita visiva da occlusione venosa retinica. Ulteriori complicanze sono la neovascolarizzazione retinica che può portare ad emorragia endovitreale e il glaucoma neovascolare.

L’approccio terapeutico può essere diverso se si tratta dell’occlusione di un ramo venoso o della vena centrale retinica, se la complicanza è l’edema maculare oppure l’ischemia/neovascolarizzazione.

Il Branch Vein Occlusion Study (BVOS) ha dimostrato che la fotocoagulazione laser può ridurre significativamente lo sviluppo di neovasi retinici e delle conseguenti emorragie nei pazienti con occlusione venosa retinica di branca. Il Central Vein Occlusion Study (CVOS) non ha mostrato invece effetti benefici del trattamento laser nei pazienti con occlusione della vena centrale retinica.

Lo studio Standard Care vs Corticosteroid for Retinal Vein Occlusion (SCORE) ha rilevato che per l’occlusione venosa di branca il trattamento laser è preferibile all’iniezione intravitreale di triamcinolone (IVTA) perché più sicuro e efficace, ma che invece per l’occlusione venosa centrale l’IVTA è da preferire alla semplice osservazione.

Due studi multicentrici di fase 3 (randomizzati – controllati) confrontano un trattamento con ranibizumab (Lucentis) vs placebo nell’edema maculare da occlusione venosa retinica di branca (studio BRAVO) e da occlusione venosa retinica centrale (studio CRUISE). Gli studi dimostrano che le iniezioni di Lucentis sono efficaci e sicure nel trattamento dell’edema maculare in entrambe le forme di occlusione venosa retinica, centrale e di branca.

Occlusione venosa centrale retinica: foto del fondo oculare e OCT

Foto del fondo e OCT dopo trattamento con Lucentis

Lo studio CRAVE in corso si propone di confrontare l’efficacia e la sicurezza del Lucentis vs l’Avastin (bevacizumab) nelle occlusioni venose retiniche. Per le stesse patologie lo studio COPERNICUS sta valutando l’efficacia dell’aflibercept (Eylea).

Fonte: Retina Today