Un test genetico per la degenerazione maculare legata all’età

La degenerazione maculare legata all’età (DMLE) è una malattia multifattoriale nella quale gioca un ruolo decisivo l’interazione tra predisposizione genetica e fattori ambientali. Lo studio dei fattori genetici che sono alla base della insorgenza della DMLE ha avuto un grande impulso negli ultimi anni. In particolare l’analisi dei polimorfismi genici ha portato alla individuazione di rischi genetici in alcuni individui. A causa della variabilità clinica della malattia e della complessa costellazioe genica coinvolta, alcuni aspetti non sono ancora completamente chiari. Si sono tuttavia ottenute alcune certezze: si è potuto dimostrare che in alcuni nuclei familiari, e in singoli individui, esiste una elevata predisposizione di ordine genetico ad ammalarsi nel corso del tempo.

Studi di screening del genoma umano hanno permesso di identificare diverse regioni del DNA in cui sono allocati geni le cui alterazioni permettono di predire un possibile futuro sviluppo di DMLE. Questi geni, e e le rispettive varianti (polimorfismi), sono stati identificati attraverso una analisi comparata di decine di migliaia di fattori genetici in pazienti con DMLE e in soggetti sani. Le varianti genetiche più importanti rilevate in questi studi sono: ARMS2 (age-related maculopathy susceptibility 2), CFH (complement system factor H) e C3 (complement system factor 3). Sono stati scoperti anche geni “protettori”: CFB (complement system factor B) e C2 (complement component 2), che contrastano quelli prima citati. Dall’equilibrio di queste due categorie di geni (pro e contro) risulterà la predisposizione o meno all’insorgenza di DMLE.

L’incidenza dei casi familiari è compresa tra il 5 e il 20% e quando in una famiglia esistono casi di DMLE il rischio che un altro membro della famiglia sviluppi la malattia aumenta di 19 volte. La presenza dei polimorfismi genetici correlati non si traduce necessariamente nella comparsa della malattia. Questa compare quando alla predisposizione genetica si aggiungono fattori ambientali e abitudini di vita particolari.

I principali fattori che associati a quelli genetici aumentano il rischio di insorgenza della DMLE sono i seguenti:

Esposizione eccessiva alla luce solare

  • Colore chiaro degli occhi
  • Fumo
  • Obesità
  • Ipertensione
  • Malattie cardio-vascolari
  • Diete con alto contenuto di grassi
  • Consumo di alcolici

Le conoscenze acquisite sui fattori di rischio della DMLE inducono a ricercare negli anziani tali fattori allo scopo di mettere a punto strategie di prevenzione. In questa ottica rientra una analisi genetica dei polimorfismi per la valutazione del rischio di sviluppare la DMLA prima che si presentino i sintomi, in particolare nei soggetti esposti a fattori predisponenti e in quelli appartenenti a famiglie affette.

Esistono oggi test di questo tipo eseguibili con modalità molto semplici. Si effettuano su campioni prelevati in modo non invasivo e del tutto indolore dalla mucosa della bocca. Il campione viene inviato direttamente al laboratorio genetico dal medico che esegue il prelievo. Dopo alcuni giorni i risultati del test e le indicazioni di prevenzione che ne derivano vengono inviati al medico richiedente che li discute con il paziente. Viene così quantificato un “rischio maculare” che può aiutare ad elaborare uno specifico protocollo di gestione e follow-up per il paziente.
In gran parte da: “Info (in) vista”, Settembre 2011